Sono in una fase di gravi dipendenze ed improvvisi colpi di fulmine. Dopo i cappuccini, i caffè al ginseng, le matite Caran DAche e i rossetti di Dior, adesso è il turno del burro salato sul pane tostato, accompagnato dal tè.
Ora, il tè nei pomeriggi dinverno è una delle mie dipendenze più durature, ma ho avuto questo ritorno di fiamma per il burro salato per colpa di SimonaC e dei suoi post aggraziati sui piccoli riti della vita.
Perchè alla fine, le mie folgorazioni appartengono tutte alla categoria dei piccoli riti ritagliati in mezzo alle cose da fare.
I momenti per me. Le piccole cose che sembrano quasi stravaganti per la loro aria antiquata e fuori moda. E soprattutto, per la loro necessaria lentezza.
Non si può aver fretta nel tostare il pane.
Non si può aver fretta quando si attende che il tè rilasci i suoi aromi nella tazza.
Non si può aver fretta quando si stende una maschera sul viso ascoltando il proprio cd preferito.
Non si può aver fretta quando si guarda il sole tramontare.
Non si può aver fretta quando si accarezza il volto di chi si ama.
Ecco, forse adesso la mia più grave dipendenza è quella per la lentezza, per la calma. Se procedo con calma, devo per forza escludere le sciocchezze che riempono i buchi vuoti lasciati dal continuo correre. E così restano solo le cose importanti, fatte per bene, con calma, e godute fino in fondo.
E riesco a pensare, a vedere tutto con lucidità, con chiarezza. E riesco anche a respirare correttamente, senza affanno.
Rimane un sacco di spazio per la dolcezza ed il sorriso, così. E per stendere un velo di burro salato sul pane tostato. <!– –>
Elogio del burro salato (e della lentezza).
20 Nov 2007 9 commenti
in Senza categoria Tag:filosofia - articoli
jacopinus
Nov 20, 2007 @ 17:25:00
Mia Cara,spero sia d’uopo la mia intromissione fra i Vostri pregevoli scritti, ma non posso esimermi dal dirVi quanto abbia apprezzato quest’ultimo, vertente sul rito del Tè di età Pomeriggio, accompagnato da invitanti tartine al burro salato.Stuzzicante almento quanto le altre argomentazioni…Ah… mi inchino!Abbiate una gradevole serata, e nel frattempo permettetemi un timido baciamano. VostroJacopo Ortis
rearwindow06
Nov 20, 2007 @ 17:31:00
Semplicemente adoro il burro salato. Ho imparato ad apprezzarlo nei miei viaggi in Nord Europa. Là infatti non c’è breakfast che si rispetti senza burro salato!!! 🙂
SimonaCWords
Nov 20, 2007 @ 20:28:00
Posso essere contenta di averti ispirato? Senza pensare alle diete? ;)))
dirkgently1
Nov 21, 2007 @ 10:37:00
La velocità del tempo credo sia in stretta connessione con l’età. Ricordo che da bambino i pomeriggi piovosi passati dietro le finestre a guardare le gocce scivolare sui vetri in attesa della tv dei ragazzi erano luuuuunghi ma luuuuuuuuuunghi. Ora è uno sforzo rallentare il tempo che non ne vuol sapere d’essere dilatato.
dunkelmadison
Nov 21, 2007 @ 11:30:00
dici bene…dici molto bene.un saluto
Tzugumi
Nov 21, 2007 @ 13:49:00
Non ho mai provato il burro salato sul pane tostato come accompagnamento del tè, di solito c’è sempre una torta alle mele fatta dalla mamma o qualche biscottino alla cannella…lo proverò e ti farò sapere 🙂
mamikazen
Nov 21, 2007 @ 16:54:00
Ah, parole sante.Vado subito a mettere sù tè e pane.Credo di avere persino il burro…
tuile
Nov 22, 2007 @ 00:33:00
Questa cosa del burro salato mi ispira..e poi se dici che insieme al Tè è buono (siccome di tè ne prendo almeno 3 tazze al giorno)..proverò!^_^[io invece vado troppo di fretta, sempre e comunque..è il mio più grande difetto..come ti invidio!
aleike
Nov 28, 2007 @ 19:09:00
Mi piace quando dici che non si puo’ avere fretta nel carezzare il viso della persona amata, e’ verissimo.Perche’ seppure a volte smanio davanti al filtro del the dentro la sua tazza di acqua bollente, e di sicuro smanio sempre quando faccio la maschera, non ho mai fretta quando i miei polpastrelli percorrono i lineamenti tanto amati e tanto conosciuti.E mai lentezza ha effetto migliore sul mio umore. Che bel post.:o)