Amici pubblicitari carissimi, creativi genialoidi, sapete che vi voglio bene, ma veramente certe volte dovreste essere presi per le orecchie come gli scolaretti distratti.
Mi sono soffermata a guardare, giorni fa, lo spot di una nota casa automobilistica italiana, dove si vede una ragazza, abbigliata come Carrie Bradshaw nei suoi momenti peggiori (cioè sempre), che si ferma all’ingresso di un casino sbrilluccicoso stile Las Vegas, parcheggia la sua auto, e si accinge a giocare ad un enorme slot machine inglobata nella facciata del suddetto casino.
Ora, si può chiudere un occhio su alcuni fatti:
1) l’abbigliamento orrendo della giovine donna;
2) l’idea bizzarra della mega slot sulla facciata di un edifico;
3) il fatto che la giovine donna rotei la monetina sulle nocche come un gambler incallito in un film di gangster degli anni ’50…
4) il fatto che, ovviamente vincente, la giovine donna si porti a casa in auto tre baldi giovini uomini che escono dalla slot…
… ma perchè come sottofondo avete scelto un risaputo inno gay come “Macho man” dei Village People?
Me la spiegate, per favore??
dicono: